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Crouch racconta: “Quella volta che Gerrard si trasvestì da vecchietto sulla sedia a rotella” – [I MOTIVI]

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 22/12/2022

L’ex capitano dei Reds in diverse circostanze si è dovuto ingegnare durante la sua permanenza al Liverpool per sfuggire alla morsa dei fotografi. Così Crouch, nel corso del suo podcast, ha raccontato un episodio davvero singolare riguardo Gerrard: “Aveva una pipa e una coppola in testa, fuori dal locale c’erano…”

Serate da ricordare, ma soprattutto strani aneddoti da raccontare. E’ un po’ quello che fa Peter Crouch, ex attaccante del Liverpool, che da quando ha smesso di giocare ha scoperto una nuova passione, quella per i podcast. Di fatto BBC Radio gli ha ritagliato un format su misura dove racconta le sue avventure nel mondo del calcio. Sotto a chi tocca, non si parla solo di Crouch, ma anche dei suoi ex compagni di squadra che si sono distinti all’interno del rettangolo verde e oltre.

Durante il suo trascorso al Liverpool, era facile finire nella morsa dei paparazzi, piazzati strategicamente vicino i locali di punta della città. Una volta Steven Gerrard, capitano dei Reds, per dribblare tutti i fotografi prima di una serata si presentò con un outfit decisamente invecchiato. Un colpo di genio che gli permise, almeno quella volta, di farla franca.

"Mi ricordo che Steve è arrivato travestito da vecchietto, con una maschera in faccia e addirittura una sedia a rotelle motorizzata. Aveva una pipa e una coppola in testa. Fuori dal locale c'erano i fotografi che beccavano tutti quanti, ma lui è arrivato direttamente senza problemi. Anzi, i paparazzi si sono spostati e lo hanno persino aiutato a entrare."

Insomma, un vero asso nella manica per evitare i titoli dei giornali il giorno seguente. Crouch ha spiegato che ci sono state diverse occasioni in cui la squadra si riuniva per fare serata, specie dopo le partite importanti.

 "Abbiamo festeggiato tantissimo quando abbiamo vinto la FA Cup nel 2006, o quando siamo entrati in Champions battendo il Manchester City. Ma la serata in cui abbiamo raggiunto la finale di Champions nel 2007 è stata probabilmente la migliore della mia vita. La città era in subbuglio, nel locale c'erano celebrità e attori. Gli unici vestiti peggio eravamo noi calciatori, in tuta. Ma avevamo appena conquistato la finale, andava bene tutto”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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